Non c’è da stupirsi dunque se notizie in rete di una ricottina facilmente realizzabile abbiano scatenato in me un irresistibile desiderio di provarci.
Del buon latte fresco intero e qualche cucchiaio di aceto bianco o limone è tutto ciò che serve.
Come qualcuno giustamente mi ha fatto notare, il prodotto in questione non può definirsi propriamente “ricotta” - che deriva dalla coagulazione del siero “ri-cotto” rimasto dalla preparazione del formaggio – piuttosto per il tipo di lavorazione è assimilabile al paneer Persiano e Indiano, un formaggio fresco molto apprezzato dai Buddisti vegetariani per l’assenza di caglio.
Per semplificare si può dire che il risultato è a metà strada fra la ricotta e una formaggella fresca. Va consumato in giornata, al naturale o condito con erbette ed un filo d’olio.
A me è piaciuto molto, è una di quelle ricette molto semplici e veloci che danno grande soddisfazione.
Provate e fatemi sapere.
** per i formaggi vi rimando a questa pagina di Gennarino.
Ingredienti (per una ricottina di circa
- 1 litro di latte fresco intero
- Mezzo cucchiaino di sale
- 2 cucchiai di aceto di vino bianco o aceto di mele
- 50 ml d’acqua circa
Diluire i due cucchiai d’aceto in una mezza tazza d’acqua (circa 50 ml) e metterli a scaldare in un pentolino.
Mettere il latte a bollire, deve raggiungere la temperatura di
Unire l’aceto diluito e il sale al latte bollente e attendere qualche minuto. Il latte comincerà a cagliare e il siero a separarsi dai fiocchi.
Se il siero dovesse risultare ancora lattiginoso invece che giallo-verdino e semi trasparente riportare la pentola sul fuoco per qualche minuto.
Filtrare il tutto attraverso un colino a maglie fitte premendo delicatamente i fiocchi di latte con un cucchiaio in modo da eliminare quanto più possibile il siero.
Trasferire in una fuscella per ricotta o in una ciotolina e lasciar sgocciolare ulteriormente in frigorifero.
Servire e consumare in giornata.