Friday 9 November 2007

Il BURRO FATTO IN CASA!

Accolgo l’invito di Tatiana e mi cimento anch’io nella fabbricazione casalinga del burro.

Sistema rapidissimo e semplicissimo, serve solo della buona panna fresca e un frullino (possibilmente elettrico). Mi sento un po’ Heidi nella baita del nonno, ma la soddisfazione di fare il burro con le proprie mani è impagabile.

Ingredienti:

  • Panna fresca da montare di buona qualità

Si comincia col montare la panna. Dopo qualche minuto la panna montata comincerà a cambiare consistenza e colore, continuate a montare fin quando non vedrete comparire del liquido acquoso, pochi secondi ancora e vedrete formarsi i fiocchi di burro.

A questo punto spegnere il frullino e con le mani compattare fra loro i fiocchi di burro in una massa solida (ci si può aiutare anche con un colino ma a dargli una palpatina con le mani c’è più gusto;-)). Sciacquare il burro sotto acqua corrente molto fredda, strizzando per far uscire gli ultimi residui di siero. Il burro è pronto. Niente di più semplice e il sapore è divino!

16 comments:

Tatiana said...

aahahaha Danda abbiamo riempito i blog di burro ... bisogna stare attenti ad entrare... pericolo di scivoloni :))) ci vorrebbero due acciughineo delle marmellatine per la prima colazione:P Danda ho fatto la tua torta di mele favolosa!!!!!!

la Susina said...

E' bello sentirsi un pò Heidi, mi fà ricordare il formaggio che il nonno girava con il suo mestolone sù nella baita, lo dava alla bambina che lo mangiava insieme a del pane integrale o di segale....mi veniva sempre una gran fame!!!!

Anonymous said...

Beh... allora devo farlo anche io... e poi un po' di burro in inverno non può mancare, per rifocillarci un po'!!!

Danda said...

@ Tatiana: si si, i burrini salati ... acciughine o erbette... sai che buoni! Piuttosto, tu che sei l'esperta, quanto tempo si conserva? Devo fare riferimento alla data di scadenza della panna?

@ Lilith: Mitico nonno di Heidi!

@ Cipolla: Ebbene si, direi proprio che ti tocca ;-)
Fesserie a parte, è veramente uno dei burri più buoni che abbia mai assaggiato. Provalo e mi dirai :-)

Cuoche dell'altro mondo said...

L'ho fatto anch'io e mi sembrava di aver scoperto l'acqua calda! Una gran bella soddisfazione .. oltre che buonissimo! Buon inizio settimana, Alex

Danda said...

Ciao Alex, alla prossima ci mettiamo a formaggiare ;-)
Buona settimana anche a te!

nightfairy said...

Ha un aspetto delizioso questo burro!

Danda said...

Night, dovresti provarci, sai che meraviglia i tuoi dolcetti col burro fatto in casa ;-)

Jessica said...

Lo trovo meraviglioso! io ho incominciato a farlo per errore.. si, tentavo di montare la panna montata con il bimby ma mi veniva fuori sempre dell'ottimo burro! COmplimenti per il blog :)

Danda said...

Ciao Tuki, grazie :-)
C'è una soddisfazione tutta speciale a fare il burro in casa. E' bellissimo vedere i fiocchi che si separarano dal latticello...

Anonymous said...

...e se posso aggiungere: non buttate il siero ottenuto dal processo di over-montatura (ehm...ehm...in italiano come lo direste?!?) della panna: si tratta del latticello aka buttermilk, ingrediente fondamentale, irrinunciabile, insostituibile, imprescindibile per fare tantissimi dolcetti yankee-style, come muffins e pancakes ;-)))
Bye,
p.

Danda said...

Ciao P., sai che non sono sicura che il buttermilk che rimane da questa preparazione sia equiparabile al buttermilk che vendono nei negozi :-/
Se ne parlava anche con Tatiana. Leggevo da qualche parte che il buttermilk industriale, o "cultured buttermilk" (e che assomiglia un po' ad uno yogurt liquido), cerca di riprodurre il vecchio buttermilk derivato dalla lavorazione del burro, ma che questo in passato veniva fatto con panna lievemente inacidita e fermentata.
Non so se un latticello che vien fuori da una panna pastorizzata possa avere le stesse caratteristiche :-/
A occhio però unito a torte, muffin e biscotti qualche vantaggio lo apporta pure questo. Sia io che Tatiana lo abbiamo usato per mantecarci il risotto ed era ottimo ;-)

Anonymous said...

Sì, hai ragione: una differenza esiste, sia di natura tecnico/scientifica, che commerciale (parlo proprio di denominazione del prodotto in termini "legali").
Per quel che ne so, il latticello ottenuto dal processo di burrificazione, è detto "traditional buttermilk" e posso garantirti che ricalca assai fedelmente il metodo usato anticamente per ottenere questo ingrediente. Il siero che si separa dal burro è quindi, a tutti gli effetti, buttermilk.
Poi però venne la rivoluzione industriale e le cose cambiarono ;-)
Il "cultured buttermilk" a cui fai riferimento tu, infatti, è un prodotto industriale successivo alla lavorazione "artigianale" di cui si è detto sopra e consiste essenzialmente nell'aggiunta di una coltura di batteri di acido lattico al latte, per incrementarne l'acidità.
Il fatto che i due prodotti (quello chiamiamolo-casalingo e quello chiamiamolo-industriale) siano diversi, nonostante la stretta parentela, si osserva anche nella consistenza: il primo è più liquido, mentre il secondo risulta più ispessito. Credo che la cosa dipenda dal fatto che, essendo l'acidità dovuta principalmente all'acido lattico, che viene naturalmente prodotto dai relativi batteri nel processo di fermentazione del lattosio. Quindi, poiché i batteri producono acido lattico, il pH del latte diminuisce e la caseina, principale proteina del latte, precipita, favorendo così il processo di addensameto. Insomma, se nel latte viene messo un surplus di batteri, ciò fa sì che l'aumentata acidità provochi anche una maggiore densità del prodotto.
Mi sono spiegata come un lupo zoppo in una notte di plenilunio...ho appena riletto e NON si capisce un accidente!!!
Povera me, neuroni in sciopero...
Ad ogni modo, immagino che tu a Londra trovi il buttermilk molto più facilmente che noi in Italia, quindi in effetti forse sarebbe ridicolo conservare il siero del latte ogni volta che ci si autoproduce il burro...però per una che deve fare i conti con la penuria di buttermilk nelle drogherie milanesi, il metodo casalingo è più che dignitoso.
Bye Danda ;-)
p.

Danda said...

grazie P. ti sei spiegata benissimo:-)
Il mio dubbio si riferiva proprio a questo, il buttermilk che in genere si indica nelle ricette è quello industriale fermentato (almeno credo??) tanto che in mancanza d'altro suggeriscono di sostituirlo con metà latte e metà yogurt. E mi chiedevo appunto se fosse equiparabile a questo qui ricavato da panna pastorizzata (che invece ha un sapore molto dolce).

Buono comunque a sapersi :-)

Per il resto io faccio parte della scuola "non si butta via nulla" e anche avendo la possibilità di comprare il buttermilk al supermercato conserverei sempre il latticello rimasto ;-)

Buona serata!

il gatto goloso said...

Voglio provarle a fare anche io! Uauh che scoperta...!!!!

PS: ma x quantoo si conserva più o meno?

Puzzola70 said...

Grazie per la ricetta - questo weekend sarà dedicato alla manifattura di burro fatto in casa! non vedo l'ora.

Una domanda: ho molte ricette che richiedono l'uso del buttermilk ma non riesco a trovarlo. qualcuno mi sa dare indicazione - sono a roma