Monday, 26 May 2008

COSTOLETTE D’AGNELLO GRIGLIATE CON INSALATA DI NOCI, FICHI E CAPRINO IN SALSA D’ARANCIA

Qualche tempo fa vi ho nominato Ottolenghi e la sua goduriosa cheesecake, ebbene poche settimane fa è uscito il loro ricettario e invogliata dalle recensioni positive lette qua e là e da quello che ho visto, annusato e gustato nel ristorante me lo sono comprato.

Che meraviglia! Era da tanto che un ricettario non mi entusiasmava così.

Yotam Ottolenghi e Sami Tamimi, il primo israeliano di origini italiane e l’altro palestinese, sono due giovani chef con un’idea del cibo e della cucina che mi garba parecchio: fusion (di impronta mediterranea e mediorientale) - come è quasi inevitabile per chi lavora in una città multietnica come Londra e proviene da un heritage misto - e al tempo stesso rustico e familiare.

Il loro è cibo da mangiare con le mani, con un buon bicchiere di vino, leccandosi le dita una ad una. I piatti non hanno la finitura geometrica e artificiale da rivista patinata, ma tutte le imperfezioni del cibo buono fatto in casa; le loro meringhe non sono modellate con la sac-à-poche ma spatolate col dorso di un cucchiaio in una montagnetta ruvida e invitante; la varietà di verdure, legumi, spezie ed erbe aromatiche è impressionante e i loro accostamenti originali ma con un occhio alla tradizione.
Una gioia di libro da sfogliare.

Avevo delle costolette d’agnello (che in genere non compro mai – sono viziata dall’agnello sardo e questo inglese lo trovo troppo pesante) e ho voluto provare a farlo con una loro ricetta.
L’agnello e l’insalata sono abbastanza classici, di fenomenale c’è la salsina d’accompagnamento agrodolce all’arancia, profumata con cannella e anice stellato. Provare per credere!

Dedico questo post ad Edith Pilaff, fan di vecchia data della cucina di Ottolenghi e stimatissima foodie, per ringraziarla dell’altro non meritato premio.

Ingredienti (per 4 persone):

  • 12 costolette d’agnello (tagliate alla francese dal macellaio)
  • Sale grosso (io ho usato quello di Maldon)
  • Pepe nero

Per la marinata:

  • le foglie di 6 rametti di timo fresco tritate grossolanamente
  • 1 rametto di rosmarino tritato grossolanamente
  • 2 spicchi d’aglio schiacciati
  • 6 cucchiai di olio extra vergine d’oliva

Per la salsa:

  • 125 ml di succo d’arancia appena spremuto (circa 1 arancia e mezzo)
  • 60 ml di aceto di vino rosso
  • 50 g di miele
  • 1 bacca di anice stellato
  • 1 stecca di cannella

Per l’insalata d’accompagnamento:

  • 50 g di noci
  • 100 g di formaggio caprino fresco
  • 20 g di foglie di menta
  • 25 g di foglie di prezzemolo
  • 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • 4 fichi tagliati in 4 spicchi


Per prima cosa mettere a marinare le costolette. Massaggiare la carne con le erbe, l’olio e l’aglio schiacciato della marinata, coprire con della pellicola e lasciar riposare in frigorifero per un minimo di 4 ore o durante la notte.

Al momento di cuocere la carne preparare la salsa. In una pentola dal fondo pesante mettere aceto, succo d’arancia, miele, anice stellato e stecca di cannella. Portare ad ebollizione a fuoco medio, quindi abbassare la temperatura e far sobbollire per 30-40 minuti o fin quando non si riduce di metà e si ispessisce. Rimuovere dal fuoco e tenere al caldo.

Tostare le noci in una padella antiaderente.

Salare e pepare le costolette d’agnello e grigliarle su una bistecchiera o se siete fortunati nel barbecue. Per la cottura calcolare un 3-4 minuti per lato per una cottura media/al sangue, un po’ di più se si preferisce la carne più cotta.

Nel frattempo preparare l’insalata mescolando prezzemolo, menta, noci e caprino (no non avete le traveggole, le noci non le avevo). Disporre sul piatto le costolette con accanto l’insalata e i fichi tagliati in 4. Versare una cucchiaiata di salsa sul tutto e servire.

20 comments:

Silvia - Magnolia Wedding Planner said...

Questa ricetta oltre a essere meravilgiosa da vedere deve essere sicuramente deliziosa! Mi fa piacere leggerti cara mia!
Buona serata :-D
Silvia

Anonymous said...

aspettavo con ansia una tua ricetta!!!
amo molto l'agnello e questa ricetta è davvero invitante!
a presto!

Edith Pilaff said...

Wow,che ricetta!La salsina e' davvero intrigante.Un grazie di cuore per la dedica ed un piccolo segreto:se le meringhe sono fatte come a Baker & Spice,dove Yotam era
head pastry chef,sono formate a mano!
Aspettiamo altre ricette ottolenghiane...
A presto!

Cuoche dell'altro mondo said...

Compro spesso le costolette d'agnello, ma le griglio senza molta fantasia. La salsina te la copio sicuramente.
Bello rileggerti. Un abbraccio, Alex

anna said...

Buonissima questa carne così condita...bacioni

Fra said...

Che ricetta fantastica...il mio moroso ancora non lo sa ma ti ringrazia lo stesso!
E io ti ringrazio per la segnalazione del ricettario, che andrò ad ordinare immediatamente
Besos
Fra

Elena Bruno said...

Spettacolare, ora in teoria ho già finito cena ... ma é talmente sfiziosa che l'assaggerei volentieri... Complimenti!

Luca and Sabrina said...

Come possiamo dirti anche noi che questa ricetta la proveremo sicuramente? Luca ama l'agnello e le arance ed a me piace cucinargliele.
Sabrina&Luca

ComidaDeMama said...

un piacere rileggerti, questi due chef già mi stanno simpatici

vedrò di procurarmi il libro
se arrivassi in Italia in tempo per i fichi dell'orto di mia mamma farei immediatamente questo piatto!!!

emilia said...

Originale, sfiziosa e sicuramente strabuona ;)) ciao

elisabetta said...

Sono basita (??? che paroloni mi escono???), il bouquet di aromi sprigionato da questo piatto dev'essere incredibile!

Sara B said...

nooooooo da te son già maturi i fichi?
ARRIVO

Tatiana said...

bella ricetta Sandra un bacione

Aiuolik said...

Queste costolette sono a dir poco invitanti!!!

Lo said...

ciao cara buona settimana un baciotto

fiordisale said...

mi piace molto questo abbinamento, e tra l'altro pensavo che a sto punto manca solo un piatto d'ottolenghi per riprodurre in toto una cena in pieno stile, visto che non so decidermi tra le 2 ricette che hai postato.
a quando un bel fingerfood così posso esibirmi e vantarti(mi) coi miei amici? ;)

Anonymous said...

Questa ricetta dve essere la fine del mondo! Hai ragione, è proprio bello quando un libro lascia il segno ed entusiasma. Io ultimamente sono molto contenta di "Cakes dolci e salati" di Guido Tommasi.

Danda said...

Grazie di cuore a tutti e scusate se vi rispondo solo ora, mi trovavo in quel di Germania col crucco adorato a strafogarmi di bratkartoffeln e salsicce.

Per chi come me si nutrirebbe di fichi a vita sappiate che quelli in foto erano sciapissimi (e costosissimi) fichi di importazione. Mi sogno anch'io quelli del giardino dei miei, morbidosi con goccia e dolcissimi...

@ Edith: Si si, le meringhe sono quelle storiche. Ma vedi un po', fatte con le mani (nel ricettario non rivelano il segreto, dicono solo di aggiustarsi con due cucchiai). Credo siano in assoluto le meringhe più invitanti che abbia mai visto.

@ Fiordisale: temo proprio che per un po' vi propinerò una serie di ricette Ottolenghiane (ho già una brioche che riposa in frigo) anche perché ce ne sono moltissime che voglio provare. Per finger food che ne dici di delle tartine di sfoglia con patate dolci, panna acida e caprino?

@ Spilucchina: grazie per la segnalazione. Quando torno in Italia me lo vado a cercare.

Anonymous said...

che meraviglia danda! Era tanto che non passavo da qui e mi sono persa delle belle e golose ricette.. :)

Bravissima!

Danda said...

grazie Sandra!